FAQ

Cos’è una cooperativa?

Una cooperativa è un’associazione autonoma composta da individui che decidono di unirsi volontariamente per soddisfare i propri bisogni economici, sociali e culturali.
Tutto ciò avviene tramite la creazione di una società di proprietà comune e controllata democraticamente.

Per maggiori informazioni: Cos’è una coperativa

Cosa serve per dare vita ad una cooperativa?

  • un numero minimo di soci aventi requisiti di Statuto;
  • l’atto pubblico di costituzione e Statuto;
  • la sottoscrizione del capitale sociale;
  • il Regolamento ex Legge n. 142/01, se si tratta di una cooperativa di produzione e lavoro; per gli altri tipi di cooperative occorre invece il regolamento che disciplina l’attività mutualistica tra la cooperativa e i soci cooperatori;
  • l’iscrizione al Registro delle Imprese e all’Albo delle società cooperative presso la Camera del Commercio;
  • la richiesta del numero di partita iva e la denuncia di inizio attività;
  • l’iscrizione all’Ufficio Rea e all’Agenzia delle Entrate;
  • l’inquadramento previdenziale e assistenziale dei lavoratori (derivante dall’Iscrizione all’Ente Previdenziale);
  • l’apertura di una posizione assicurativa per il rischi lavorativo e gli infortuni (INAIL).

Per maggiori informazioni: Statuto, Promozione e Sviluppo Cooperazione, La società tra professionisti

Cosa si intende con il termine “no profit”?

La natura umana è volta alla socialità: l’uomo ha la necessità di stare con altri uomini e pertanto tende a organizzarsi in strutture pubbliche e/o private.
Ruolo importante, nel settore privato, lo svolgono gli enti “non profit”, tradotto letteralmente “non lucrativo”, ovvero gli enti che non hanno scopo di lucro perché i loro avanzi di gestione utili sono interamente reinvestiti per gli scopi organizzativi e sociali e non destinati alla remunerazione del capitale.
Gli enti non profit sono soggetti giuridici, dotati di autonomia patrimoniale, finalizzati al raggiungimento dello scopo sociale non lucrativo e comprendono tutti quegli enti che assumono il modello proprio delle fondazioni, delle associazioni, dei consorzi, dei comitati, delle cooperative a mutualità prevalente.

Cooperative Italiane è no profit?

La sua natura “non profit” è sancita nello statuto che recita all’art.1 “L’Associazione COOPERATIVE ITALIANE è finalizzata alla difesa, rappresentanza, assistenza e tutela di quanti svolgano attività in forma cooperativa o associata, sulla base primaria dei principi della solidarietà e della mutualità.”
All’art.2 “L’Associazione che è retta sui principi di mutualità ed assistenza, senza alcun fine di lucro, e nel perseguire l’interesse generale sociale dei propri soci si propone le seguenti finalità…”
All’art.31 “È fatto divieto di distribuire, anche in modo indiretto, gli eventuali utili o avanzi di gestione, nonchè fondi/riserve durante la vita dell’Associazione”.
Pertanto COOPERATIVE ITALIANE è, a pieno titolo, un’associazione “non profit”.

Per maggiori informazioni: Chi siamo

Quali sono i valori/principi in base ai quali opera una cooperativa?

  • il principio della porta aperta,
  • una testa un voto,
  • libero accesso alle cariche sociali,
  • auto aiuto, equità, solidarietà,
  • mutualità interna ed esterna.

Per maggiori informazioni: Chi siamo, Perchè aderire

Quando si può essere esclusi da una cooperativa?

Quando il socio aderente non rispetta gli obblighi degli Statuti, ovvero le deliberazioni degli organi sociali della cooperativa, arrivando a turbare il contesto sociale.
Oppure, nel caso in cui questo non sia più in possesso dei requisiti per contribuire al raggiungimento dello scopo sociale.
È sempre possibile ricorrere avverso il provvedimento di esclusione.

Per maggiori informazioni: Statuto

Com’è organizzata a livello territoriale Cooperative Italiane?

È organizzata su base Provinciale, Regionale e Nazionale.
Qualora si vengano a creare delle esigenze di tipo territoriale, diverse da quelle provinciali, l’associazione verrà determinata dal Consiglio Nazionale.

Per maggiori informazioni: Statuto

In una cooperativa di professionisti possono partecipare anche soci non professionisti?

Si, possono partecipare anche soci non professionisti. Però il numero di soci professionisti e la relativa partecipazione deve essere tale da determinare la maggioranza di 2/3 nelle delibere.
Di recente è stato emanato il relativo regolamento attuativo che prevede:

  1. L’iscrizione della società tra professionisti presso il Registro delle Imprese, nonché presso il competente Ordine e/o Collegio;
  2. La società, all’atto del conferimento dell’incarico deve comunicare al cliente, in forma scritta, l’elenco dei soci professionisti e di quelli non professionisti.

L’articolo 10, Legge n. 183/2011 (Finanziaria 2012), ha confermato l’intento del Legislatore di liberalizzare l’esercizio delle professioni, mediante la riforma degli ordinamenti professionali, e ha introdotto la società tra professionisti, (STP) con la quale è possibile l’esercizio dell’attività professionale in forma societaria.

Per maggiori informazioni: Statuto, La società tra professionisti

Perché scegliere la cooperativa?

Quando all’origine della nascita di un’impresa il problema da risolvere è la raccolta di elevate quantità di capitale di rischio, la forma d’impresa più efficiente è quella capitalistica. Quando i problemi sono: valorizzare un’idea creativa, valorizzare il fattore lavoro, garantire il lavoro, superare regimi di monopolio o di asimmetrie informative, la forma più efficiente spesso è la cooperativa nelle sue varie forme.
In questa prospettiva, per comprendere l’impresa cooperativa e il suo funzionamento, torna a essere cruciale lo studio delle componenti motivazionali e valoriali.
Mentre infatti l’impresa di capitali può nascere e sopravvivere grazie ad agenti mossi solo da motivazioni auto interessate, la cooperativa tende, sempre o quasi, a far leva anche su altre motivazioni più ideali, quali l’attenzione per il benessere altrui e le preferenze per l’autonomia e la partecipazione ai processi decisionali.

Bibl.(Zamagni – Zamagni 2008 – Borzaga Tortia 2009)

Perché una cooperativa ha uno scopo prettamente sociale?

Perché mira a soddisfare i bisogni espressi dai propri soci attraverso la valorizzazione delle risorse umane, economiche e di lavoro che i soci possono poi rendere disponibili alla Cooperativa.
Tutto ciò avviene rispettando i principi di parità di trattamento, conformi al rispettivo Statuto e ai vari regolamenti.
Una parte fondamentale dello scopo mutualistico della Cooperativa è la sua apertura all’adesione per tutte le persone, che hanno uguali bisogni e condividono gli stessi principi mutualistici (principio della porta aperta).

Cooperative Italiane - Associazione di categoria che assiste e tutela imprese e lavoratori del mondo cooperativo. - Credits